‘L’offerta turistica a Roma e nel Lazio: il prodotto enogastronomico’. E’ il tema della lezione che il presidente di ATLazio Federica Alatri ha svolto al master in Turismo e Linguaggi interculturali dell’Università di Roma Tre.
Dopo aver accennato alle funzioni dell’agenzia e al suo ruolo di coordinamento unitario nell’ambito della proposta turistica regionale, Alatri si è soffermata sul turismo enogastronomico e sulle sue prospettive. Con un giro d’affari annuo di 2,5 miliardi e un movimento di 5 milioni di appassionati in tutta Italia, il turismo enogastronomico si sta affermando come una delle novità più interessanti del momento nel panorama turistico.
“Partendo dalle produzioni enogastronomiche del Lazio – ha spiegato Alatri -, un patrimonio di eccellenze con numeri di primo piano, agli allievi del Master ho presentato le offerte turistiche che sono state promosse nella regione: le Vie del Gusto, che includono le strade del vino, dell’olio e dei formaggi, i pacchetti offerti dalle aziende biologiche e quelli predisposti dai tour operator e incentrati su prodotti di grande qualità.
Per finire con le caratteristiche fiere e sagre che esaltano le specialità e le tipicità della nostra regione: le castagne del Cimino, l’uva dei Castelli Romani, il carciofo dell’area pontina, il pane del Reatino e il tartufo di Campoli Appennino. Una grande varietà di produzioni tipiche e di manifestazioni tradizionali, che abbiamo rilanciato in maniera integrata con ‘Tutto il Lazio e’ Paesé, la campagna di promozione degli eventi del Lazio”.