Veneto in bici: da Badia lungo l’argine dell’Adige

Da Badia Polesine a Rosolina Mare, lungo l’argine destro del fiume Adige. E’ una pedalata immersa nella natura, tra il rumore dell’acqua e la quiete della campagna, quella che si puo’ percorrere quasi interamente nella provincia di Rovigo, da ovest ad est, per oltre 80 chilometri. Un tragitto completamente pianeggiante e quindi adatto a tutti, lontano dalle trafficate arterie del Veneto industrializzato e dallo smog. Il fondo stradale, composto prevalentemente da stradine sterrate di argine con tratti di asfalto, risulta in buono stato durante tutto l’anno. La partenza da Badia Polesine. Il nome deriva dall’abbazia benedettina di Santa Maria della Vangadizza, che merita una visita, attorno alla quale il paese si sviluppo’ molti secoli fa. Puntando verso il mare si transita per Campomarzo, Lusia, Concadirame per poi arrivare a Rovigo dopo una trentina di chilometri.

Nel capoluogo polesano, quasi a meta’ del tour, ci si puo’ fermare per ammirare, tra gli altri, il Duomo, il Tempio della Beata Vergine del Soccorso detto la ”Rotonda” e il Monastero degli Olivetani. Una volta ripartiti dal centro di Rovigo, si puo’ uscire all’altezza del ponte Boara Polesine e da qui ci si dirige verso San Martino di Venezze, attraversando il ponte Anguillara e, ripreso l’argine dell’Adige, verso San Martino, Pettorazza Grimani. Quindi lo ”sconfinamento”, anche se per una decina di chilometri, a Cavarzere, situato in provincia di Venezia e in altri paesi limitrofi. Il rientro nella provincia rodigina avviene quando ormai l’odore del mare non lascia piu’ dubbi e ci si avvicina a suon di pedalate a Rosapineta di Rosolina. Una volta nel cuore del delta del Po, ci si puo’ fermare ad ammirare l’Adriatico oppure prendere due direzioni: a sud si va a Rosolina Mare e poi volendo all’isola di Albarella, mentre verso nord si rientra nel veneziano per raggiungere dopo pochi chilometri Chioggia.

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