Beppe Fiorello: "Istituire un giorno di lutto nazionale, chiudiamo tutto"
ROMA – “Per rispetto e in memoria delle persone che sono già morte, di quelle che continuano a morire e purtroppo per quelle che moriranno. Istituiamo un giorno di lutto nazionale”. A dirlo su Facebook Beppe Fiorello parlando dell’emergenza coronavirus.
Il post segue quanto scritto su Twitter nella giornata di ieri: “Camion militari per portare i nudi dei morti e ancora si canta sui balconi, si fanno battutone spiritose su questa tragedia epocale, si fanno happening sui social. Dobbiamo fare tre giorni di lutto nazionale, rispetto per i morti e le loro famiglie, social sì ma senza fare festa”. Il tweet di Giuseppe Fiorello era accompagnato dall’immagine choc dei camion militari pieni di bare a Bergamo.
L’attore è stato poi intervistato dalla trasmissione radiofonica “Circo Massimo” su Radio Capital: “Se vedessi Checco Zalone spaventato da questa situazione, mi spaventerei di più che a vedere Mattarella spaventato. Dico agli artisti: fate vedere la vostra paura”.
“Ho parlato della mia proposta con mio fratello (Rosario Fiorello, ndr) che ieri ha postato un tweet. Se gli artisti si facessero vedere con un tono più preoccupato, sono convinto che la gente direbbe ‘cazzo, allora la cosa è seria”, spiega Beppe Fiorello, che aggiunge: “La paura è saggia, non bisogna nasconderla”.
Ancora, sempre rivolto agli artisti: “Oltre a chi sta sui balconi, chiedo anche agli artisti, che pure stanno facendo un grande lavoro di intrattenimento, di abbassare i toni”. Serve “un attimo di silenzio. Mi sembra che tutto stia diventando un po’ troppo uno show: dai follower che aumentano alla gara a chi ha l’ospite più introvabile”.
E poi “chiedo anche solo un giorno di lutto nazionale”. “Un minuto di silenzio per ogni morto? Calcolate quanto tempo dovremmo stare zitti” aggiunge. “C’è in giro troppa gente, anche dai balconi, che alleggerisce ogni giorno il clima. Siamo in un momento in cui l’alleggerimento non funziona più” sottolinea Beppe Fiorello. Cantare aiuta ad esorcizzare? “E allora a Bergamo dovrebbero fare un Carnevale. Dobbiamo inasprire i toni, e dobbiamo farlo noi stessi, senza aspettare il governo”.
Fonte: Radio Capital, AdnKronos, Agenzia Vista /Alexander Jakhnagiev