Philippe Daverio (nella foto Ansa) morto a 70 anni. Nel 2015 diceva: "L'Italia fa di tutto per essere brutta"
Philippe Daverio, il critico d’arte è morto questa notte all’istituto dei Tilano. Era malato da tempo e non aveva mai raccontato della sua malattia.
Nel video che segue, il critico ad un evento del 2015 a Udine. Daverio parlava dell’Italia dicendo che ” l’Italia fa di tutto per essere brutta con il disimpegno quotidiano”.
Un intellettuale cosmopolita. Philippe Daverio, scomparso questa notte all’Istituto dei Tumori di Milano, era nato il 17 ottobre 1949 a Mulhouse, in Alsazia. Dal
1961 al 1967 ha frequentato il Liceo scientifico francese, per poi arrivare in Italia per gli studi universitari. Si iscrive al corso di laurea in Economia e Commercio presso l’Università Bocconi di Milano.
Qui ha inizio la sua lunga attività legate all’arte.
Inaugura tre gallerie: la prima, la “Galleria Philippe Daverio”, nasce nel 1975 a Milano in Via Montenapoleone, è dedicata all’arte italiana del XX secolo.
Nel 1986, invece, sbarca in America: vede la luce, infatti, la “Philippe Daverio Gallery” a New York, anch’essa rivolta all’arte del XX secolo. Tre anni dopo apre una seconda galleria a Milano, in corso Italia, con uno spazio dedicato all’arte contemporanea.
Nel 1993 decide anche di misurarsi con la politica.
Daverio, infatti, è per quattro anni assessore alla Cultura, al Tempo Libero, all’Educazione e Relazioni Internazionali della giunta Formentini. Tra le varie mansioni svolte in quel periodo, si è occupato della ricostruzione del Padiglione d’Arte Contemporanea, distrutto a seguito dell’esplosione della bomba in via Palestro, il 27 luglio 1993.
Philippe Daverio si è sempre definito uno storico dell’arte.
Il grande pubblico lo ha conosciuto nel 1999 come inviato della trasmissione Art’è su Raitre. L’anno dopo è stato autore e conduttore della trasmissione Art.tù, poi dal 2002 al 2012 autore e conduttore di Passepartout, programma d’arte e cultura divenuto
Il Capitale, e del programma del 2011 Emporio Daverio per RAI 5. Come gallerista ed editore ha pubblicato una cinquantina di titoli.
Diverse anche le sue pubblicazioni scientifiche e quelle divulgative.
Daverio ha svolto attività di docente in diverse università. Ad esempio è stato incaricato di un corso di Storia dell’arte presso lo Iulm di Milano, laurea in Comunicazione e gestione dei mercati dell’arte e della cultura; ha svolto diversi corsi di Storia del design presso il Politecnico di Milano, e dal 2006 è professore ordinario di Disegno Industriale presso l’Università degli Studi di Palermo.
Nel 2013 ha ricevuto dal presidente della Repubblica, il Cavalierato delle Arti e delle Lettere e la Medaglia d’Oro di benemerenza del Ministro per i Beni Culturali; sempre nel 2013 è stato insignito dal presidente della Repubblica francese della Légion d’Honneur.
Nel settembre 2014 è diventato direttore artistico del Grande Museo del Duomo di Milano, e dal 2015 membro del Comitato scientifico della Pinacoteca di Brera e Biblioteca nazionale Braidense (fonte: Agi, Agenzia Vista /Alexander Jakhnagiev).