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Adda, il padre che si immerge tutti i giorni nel fiume alla ricerca della figlia scomparsa VIDEO

Hafsa Ben Daoud è stata inghiottita dalle acque dell’Adda. E’ accaduto il 1 settembre. Da quel giorno il padre si immerge nel fiume alla ricerca della figlia.

 Hafsa Ben Daoud aveva 15 anni quando è scomparsa inghiottita, a Sondrio, dalle acque dell’Adda. E’ accaduto lo scorso 1 settembre: da quel giorno suo padre non si dà pace e si immerge tutti i giorni alla ricerca di qualche traccia.

Hafsa è stata inghiottita mentre tentava di attraversare per raggiungere una spiaggetta. Il suo corpo non è ancora stato trovato. Lui, il papà, il primo settembre era in Marocco. E da quando è tornato, ogni giorno va al fiume in bicicletta, si immerge e cerca la figlia nuotando anche contro corrente.

Una scena straziante, angosciante e tenera allo stesso tempo, immortalata da un video pubblicato in Rete.

Il padre di Hafsa: “Ho detto ai Carabinieri che io continuo a cercarla”

“Ho contattato i Carabinieri per dire loro che io continuo a cercarla” ha dichiarato il papà al quotidiano La Provincia di Sondrio, che lo ha incontrato a casa.

Devo ringraziare i ricercatori, che sicuramente hanno fatto un buon lavoro” afferma l ‘uomo, “ma non sono riusciti a trovare mia figlia. E io non posso smettere di cercarla. Mi sto dando da fare per trovarla e spero che ci sia qualcuno che con buona volontà voglia mettersi a disposizione per aiutarmi”.

“Io mi avvicino al fiume, a volte ci entro anche, rimanendo vicino alla riva”.

“So nuotare bene e non voglio correre rischi, ma spero di trovare Hafsa, che magari è incagliata da qualche parte”.

“O spero di essere lì quando il fiume la restituirà. Non posso rimanere a casa ad aspettare”.

Gli è stato fatto presente che le ricerche sono pericolose, che il fiume è infido, anche se in questi giorni il livello dell’acqua è molto più basso rispetto a dieci giorni fa.

Le ricerche cosiddette massive sono terminate ormai da qualche giorno: è stato controllato lintero fiume Adda da Sondrio sino al lago di Como.

E’ stato anche svuotato il bacino di Ardenno, ma della ragazza nessuna traccia.

questi giorni, tuttavia, i Vigili del Fuoco controllano comunque il fiume, gli anfratti, i luoghi in cui potrebbe essere rimasta incastrata. In gommone e a piedi.

Prefettura di Sondrio organizza task-force per cercare la 15enne

La Prefettura di Sondrio, guidata da Salvatore Pasquariello, ha comunicato che c’e in campo un’autentica task-force per le ricerche della 15enne.

Le attività, dunque, sono tutt’ora in corso, sebbene con modalità differenti rispetto ai giorni immediatamente successivi alla tragedia.

Sebbene le linee guida nazionali prevedano che le ricerche massive debbano durare 72 ore, la Prefettura ha deciso di estenderle per altre 48 ore ed infatti sono iniziate il 1 settembre e terminate il 5 settembre.

Superata tale fase le operazioni non sono cessate, ma sono proseguite ad opera dei singoli Enti preposti al soccorso, i quali si sono sempre tenuti in costante contatto con l’Ufficio prefettizio.

In questo fine settimana è stata poi attivata anche una ricerca straordinaria, concordata nei giorni scorsi con il Coordinatore provinciale della Protezione Civile e Capo della Colonna Mobile, Luciano Speziale.

In particolare, nel fine settimana il Gruppo Fluviale di Tirano, il Valtellina Sub e diverse unità di volontari di protezione Civile, provenienti anche da fuori provincia, hanno eseguito perlustrazioni mirate alla ricerca del corpo della povera ragazza.

Compatibilmente con le esigenze di servizio, anche il Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco ha inviato personale sul posto per contribuire alle attività di ricerca.

Il corpo non è stato trovato. E così oggi, lunedì 14 settembre, la Prefettura ha convocato una riunione per pianificare nuovi interventi (fonte: Ansa, YouTube).

Published by
Lorenzo Briotti