BOLOGNA – “Tutti all’Apple Stooore!”. Entusiasmo ed esaltazione nelle grida dei commessi all’inaugurazione del nuovo Apple Store. Un’isteria quasi da televendita che decisamente tradisce lo stile del marchio. Questo è quanto racconta nel suo articolo Aldo Grasso al Corriere della Sera. Le urla dei commessi stonano con l’elegante mela bianca morsicata su sfondo azzurro della t-shirt e con lo slogan, quasi mantra religioso, di Apple: “Think different”.
Esaltati i commessi per l’apertura di un punto vendita che non lancia alcun nuovo prodotto, se non i già noti e amati dagli adepti della mela iPhone, iPad, iPod e Mac. Un “Mondo Mac” per gli intimi e discreti seguaci, che Antonio Dini racconta nel libro “Emozione Apple”: “L’innovazione è un sogno che diventa fatto, un’opportunità e una visione che si concretizzano”. Possedere un oggetto Apple ti identifica in una comunità di privilegiati, che dispongono di tecnologia all’avanguardia e stile.
Nel 2005 Steve Jobs all’università di Stanford spronava i giovani laureati al suon di “siate affamati, siate folli”, perché “il vostro tempo è limitato, quindi non sprecatelo vivendo la vita di qualcun altro. Non lasciatevi intrappolare dai dogmi, che vuol dire vivere seguendo i risultati del pensiero di altri. Non lasciate che il rumore delle opinioni altrui lasci affogare la vostra voce interiore”.
Oggi i commessi del punto di vendita di Bologna attirano i clienti al suon di “tutti all’Apple stooore, tutti all’Apple stooore!”. Non solo una stonatura con il marchio quello dei commessi, ma quasi un tradimento alla filosofia che il “Mondo Mac” rappresenta.