Ban Ki-Moon a Gaza: i manifestanti lo “accolgono” con lanci di scarpe

GAZA – Alcune decine di persone hanno accolto la mattina del 2 febbraio con lanci di scarpe il segretario generale dell’Onu, Ban Ki-Moon, al suo arrivo nella Striscia di Gaza, la porzione di territorio palestinese controllata da Hamas. Il lancio non ha avuto conseguenze e il corteo ha comunque potuto proseguire.

I manifestanti protestano contro l’incapacita’ dell’Onu di contrastare il blocco imposto da Israele alla Striscia e il mancato inserimento in agenda d’un incontro di Ban con familiari di palestinesi detenuti nelle carceri israeliane. Secondo alcuni testimoni, durante la contestazione – non la prima del genere – e’ stato lanciato anche qualche sasso, che non ha tuttavia colpito la vettura a bordo della quale il segretario generale era entrato nella Striscia passando attraverso il varco israeliano di Eretz.

Un rappresentante di una associazione di familiari di palestinesi detenuti, presente alla protesta, ha innalzato un cartello sul quale si poteva leggere in inglese qualcosa come: ”Ban Ki-Moon, basta con l’asservimento a Israele”. Il segretario generale ha proseguito in ogni modo verso Khan Yunes (sud della Striscia) per visitare una scuola realizzata dalla cooperazione giapponese.

La missione prevede colloqui con rappresentanti della societa’ civile locale e di organizzazioni internazionali, ma nessun contatto ufficiale con i dirigenti islamici di Hamas, boicottati dall’Occidente.

Ban e’ giunto nella Striscia di Gaza – dove era gia’ stato nel recente passato – dopo i colloqui avuti ieri in Israele e in Cisgiordania con i massimi vertici politici dello Stato ebraico e quelli dell’Autorita’ nazionale palestinese (Anp).

Colloqui durante i quali ha incoraggiato entrambe le parti a riprendere il filo dei negoziati, ma ha in particolare sollecitato il governo israeliano a mettere fine all’espansione degli insediamenti di coloni ebrei nei Territori occupati.

La visita di Ban e’ coincisa nelle scorse ore con una nuova fiammata di lanci di razzi dalla Striscia verso il sud d’Israele, finiti tutti fuori bersaglio nella regione del Neghev o nell’area di Sderot: cittadina di confine, colpita piu’ volte in passato, in cui lo stesso segretario generale ha previsto una breve tappa prima di ripartire.

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