Botti di Capodanno, strage di uccelli a Roma. La Lipu: "Si sono scontrati tra loro per la paura"
Una strage di uccelli nel centro di Roma per i botti di Capodanno. Centinaia di storni ritrovati a terra in tutta la zona attorno alla stazione Termini, da via Cavour a piazza Esedra a via Nazionale. Sul posto la polizia locale. Le immagini del macabro ritrovamento sono diventate subito virali. Si ipotizza che gli uccelli spaventati e disorientati per i botti si siano schiantati in strada, contro finestre o finiti contro i cavi dell’alta tensione.
Una scena da film dell’orrore ripresa e mandata in rete da un utente: “Scusate ma a me è già passata la voglia di festeggiare. Centinaia di uccelli morti. I botti non erano così necessari in fondo da giustificare centinaia di vite animali”.
“Riguardo gli animali selvatici, in particolar modo per l’avifauna che spesso non viene considerata, lo scoppio dei fuochi artificiali in piena notte provoca danni inimmaginabili – spiega la Lipu -. Nell’avifauna selvatica un botto causa uno spavento tale che può provocare la morte per infarto o li induce a fuggire dai dormitori costituiti da alberi e siepi, e a volare al buio alla cieca anche per chilometri, andando a morire addosso a qualche muro o cavo elettrico. Quelli che riescono ad atterrare o a posarsi su un manufatto, spesso muoiono investiti dalle automobili o assiderati a causa delle rigide temperature invernali ed alla mancanza di un riparo. Gli uccelli recuperati ancora vivi che vengono di solito portati ai Centri di recupero fauna selvatica , incrementano i costi per le cure e gli orari di lavoro ai danni dei volontari, cosa che può benissimo essere evitata con il divieto dell’uso di tali fuochi”. (fonte ANSA, Roma Today)