Stefano Gugliotta, il ragazzo romano di 25 anni picchiato lo scorso 5 maggio dagli agenti della polizia, arrestato e rimesso in libertà solo ieri 12 maggio ha raccontato l’accaduto in una conferenza stampa:
“Dimenticare è difficile, ma cerchiamo di riprendere la vita di tutti i giorni. Dobbiamo mettere alle spalle l’accaduto. Certo sono rimasto profondamente segnato. E mi ha colpito anche tutto questo clamore”.
“Quella sera – ricorda il giovane – Ero stato a cena a casa mia e poi camminavo per viale Pinturicchio per andare a festeggiare il compleanno di mio cugino Simone. Quando hanno iniziato a picchiarmi non ho reagito, cercavo solo di allontanarlo. Non so quanti agenti mi hanno colpito, dopo il colpo in testa penso di aver barcollato abbastanza. Il video parla chiaro”.
Il ragazzo infine ribadisce: “In quel contesto non c’entro niente. È stato un caso, con la partita non c’entro niente”: