ROMA – L’intenzione era parlare di giustizia, ma si è finito per dibattere di telecamere nelle mutande.
Daniela Santanchè, ospite di Ilaria D’Amico e Giuseppe Cruciani nella trasmissione Tango, è stata protagonista di uno scontro con la giornalista sul diritto alla privacy. Oggetto del contendere, naturalmente, la condanna in via definitiva di Silvio Berlusconi e la sua interdizione dai pubblici uffici.
All’onorevole di Forza Italia, che contestava la fondatezza delle accuse mosse al suo leader, la D’Amico ha replicato che è inutile discutere una sentenza passata attraverso tre gradi di giudizio, ma presto il dibattito è trasceso allo scontro.
“Il giorno che le mettono una telecamera addosso anche su di lei il giudice scopre qualcosa” ha detto la Santanchè alla giornalista, “soprattutto se gliela mettono nelle mutande”.
Provocazione rimasta senza replica se non un sorriso imbarazzato della conduttrice e gli sguardi divertiti degli altri ospiti: Mario Adinolfi e Carlo Freccero. Mentre Cruciani si ostinava a chiedere, inascoltato, alla deputata perché il suo partito non avesse firmato il referendum sulla prostituzione.