ROMA – Dubsmash è una delle applicazioni più popolari del momento. Dubsmash permette infatti di prendere una frase memorabile di un politico, di una serie tv, di un film e di aggiungerla ad un videoselfie girato col proprio telefonino. Il risultato è che una voce nota che dice una frase altrettanto nota sembra uscire dalla vostra bocca. Mauro Evangelisti spiega sul Messaggero in cosa consiste il tormentone
“Con estrema facilità e in pochi secondi ecco il tuo video doppiato con la voce di Genny Savastano di Gomorra o della Sora Lella in una pellicola di Verdone. In un lampo poi condividi il video nell’oceano dei social network o semplicemente con una mail o via Whatsapp lo invii al tuo collega di lavoro o all’ex compagno di scuola. Benvenuti nel mondo di Dubsmash, applicazione creata da una società tedesca, che ha scalato le classifiche delle più scaricate (su Android è già oltre quota 10 milioni). È lo strumento di distrazione di massa del momento (…)
VERDONE E SORDI In Italia il fenomeno è esploso da un paio di settimane e magari presto ce ne saremo già dimenticati. Ma provate ad aprire la vostra pagina di Facebook e vi ritroverete travolti da una cascata di video marchiati www.dubsmash.com condivisi dai vostri amici che si divertono a parlare in camera doppiati da una frase di Sordi, di Verdone o magari di Berlusconi che – un evergreen – se la prende con i comunisti. Passatempo per ragazzini? Non solo. Ecco ad esempio seriosi autori televisivi o ombrosi capi uffici stampa di importanti enti pubblici rilanciare i propri video selfie mentre parlano con la voce rauca e potente di Mario Brega di Un sacco bello.”
SAVASTANO Emerge però un gap generazionale: i più giovani preferiscono le serie tv e, più di tutte, Gomorra. I quarantenni e oltre puntano invece sui grandi classici (Sordi e Verdone in primis). Tra i politici che inconsapevolmente prestano la loro voce ai videoselfie il più popolare è di gran lunga Berlusconi, ma se la cava bene anche Renzi (tra i frammenti più utilizzati quello in cui il premier parla in inglese). Il patrimonio di file audio (caricati dagli utenti stessi) da cui attingere per doppiare il proprio videoselfie è sconfinato, l’applicazione li divide per argomenti: dalle ultime hit musicali ai versi degli animali. Tutto molto stupido, certo, ma occhio che si rischia di diventare dipendenti da Dubsmash, almeno fino a quando non arriverà un’altra applicazione a farci coltivare in un altro modo quell’arte che fa rima con fraseggio”.
Il promo video lanciato a novembre