Egitto, video choc: fosse comuni in accampamenti pro-Morsi e cadaveri mutilati

Egitto, scontri e feriti (foto Ansa)

ROMA – Un video con le fosse comuni, un altro con un cadavere carbonizzato e mutilato. Mentre in Egitto infuria la guerra civile fanno il giro del web le immagini delle fosse comuni e dei cadaveri trovati negli accampamenti dei sostenitori pro-Morsi al Cairo, così come le presunte prove delle torture attribuite ai Fratelli Musulmani.

Dopo la scoperta di 20 cadaveri in avanzato stato di decomposizione, e dunque risalenti a prima degli sgomberi forzati del 14 agosto, spiega l’attivista Dalia Ziada, la polizia ha disposto che venissero fatti scavi proprio di fronte alla moschea di Rabaa, e hanno scoperte fosse comuni con decine di corpi.

La stessa attivista sulla sua pagina facebook commenta il video (il secondo in fondo alla pagina) di un corpo carbonizzato trovato nella stessa moschea, cui erano state tagliate tutte e dieci le dita delle mani. Secondo le indagini svolte dal’Ibn Khaldum center, di cui Ziada è direttrice esecutiva, prima degli sgomberi erano già emerse le prove di 44 casi di tortura ai danni di oppositori di Morsi compiute nei sit-in dei sostenitori del presidente deposto.

 

 

 

La visione dei due filmati è sconsigliata a un pubblico sensibile. 

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Emiliano Condò