MILANO – Comunione poca, Liberazione tanta, soprattutto nel linguaggio: Roberto Formigoni, governatore della Lombardia, ha consegnato ai verbali del consiglio regionale il più pop degli insulti lombardi. “Pirla, informati tu, pirla”: Formigoni ha urlato queste parole a Stefano Zamponi, capogruppo regionale dell’Idv. Il fatto è avvenuto durante il dibattito della “mozione Boni”, istituito dopo il presunto giro di tangenti che vede indagato il presidente del consiglio regionale lombardo Davide Boni della Lega Nord. La reazione di Formigoni sarebbe dovuta alle dichiarazioni di Zamponi, che accusano il governatore di non aver mai lavorato. Inutile che Formigoni abbia corretto il suo “intervento” da “pirla” a “bugiardo”, Zamponi ha già chiesto l’istituzione di un giurì d’onore per risolvere la faccenda.
Formigoni alla chiusura del suo intervento in Aula ha poi precisato che “dare del pirla a Zamponi non è reato”, citando a sua discolpa alcune sentenze del Tribunale di Milano. Un intervento comunque legato ad un ‘fatto personale’, che ha spinto tutte le opposizioni ad abbandonare i lavori del Consiglio regionale. ”Io ho lavorato in vita mia”, ha quindi replicato Formigoni alle insinuazioni di Zamponi.
Il capogruppo dell’Idv però all’insulto non è rimasto impassibile: ha richiesto l’istituzione di un giurì d’onore. Formigoni ha precisato di aver reagito all’accusa di Zamponi di non “aver mai lavorato e vissuto solo di politica” e non alle accuse politiche rivolte al governatore. Il capogruppo Idv ha però detto di “non essere un bugiardo” e di volere un “giurì d’onore come da regolamento”, oltre che “una censura formale” da parte della presidenza per le affermazioni del governatore.