Il giubbotto antiproiettile del futuro: ferma i colpi e azzera i traumi

EMPOLI (FIRENZE) – Cosimo Cioffi  di Empoli (Firenze) ha brevettato una moderna “corazza” che, in caso di conflitto a fuoco, è in grado di fermare i proiettili e di azzerare i traumi. La straordinaria tecnologia è stata sviluppata dalla sua società, la Cit srl formata insieme alla moglie Elvira Bagneschi.

I due imprenditori hanno deciso di mostrare foto e filmati sulle prestazioni eccezionali del materiale, a testimonianza della sua caratteristica fondamentale che è l’azzeramento del trauma. Un’efficacia che il prodotto garantisce per tutti i proiettili convenzionali incluso il 762×54 (il famoso dragunov russo) anche con colpi a raffica, caratteristica dei fucili militari.

Il nuovo materiale in polimeri e leghe (la cui esatta composizione resta coperta da brevetti nazionali e internazionali) ha applicazioni sorprendenti non solo nella realizzazione di giubbotti antiproiettile, anti taglio, anti trauma, anti stiletto e anti rimbalzo, ma anche in blindature e schermature (in campo militare e civile) da raggi e radiazioni di vario tipo.

Le prove di sparo sono avvenute davanti al dottor Giuseppe Panichi, medico legale presso l’Inps di Firenze. Dopo una pistola calibro nove e una 357 magnum, sono state ripetute con calibri sempre più grossi, fino al Kalashnikov, un AK 47, con proiettili full metal jacket.

In ogni caso, anche nella prova su un manichino, sulla parte posteriore, quella a contatto col corpo, la piastra balistica è rimasta priva di ammaccature. Aprendola, non si trovano le ogive deformate, ma schegge minuscole, nelle quali la pallottola si è polverizzata. La speranza è che adesso una tecnologia come questa possa continuare a svilupparsi ed essere prodotta in Italia.

La prova è stata presentata con un video esclusivo dal sito del Quotidiano.net:

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Lorenzo Briotti