Goran Bregovic e l’inno del Trentino. L’accusa: “Ha clonato se stesso”

TRENTO – Il cantante bosniaco Goran Bregovic nel comporre l’inno per i Mondiali di Fiemme che si svolgeranno a febbraio in Trentino avrebbe “plagiato se stesso”. Ad accusare l’artista sono diversi siti e giornali della ex-Jugoslavia: per comporre il brano, l’artista avrebbe copiato “Hajdemo u planine” (Andiamo in montagna), motivo di grande successo in tutta la ex Jugoslavia che venne composto dal musicista negli anni Ottanta per promuovere le Olimpiadi invernali di Sarajevo nel 1984. L’inno inoltre, alle case del Trentino è costato 84700 euro: anche l’eccessivo costo della commissione di un inno per una manifestazione che durerà in tutto una decina di giorni, ha scatenato diverse polemiche.

Il quotidiano serbo Blic ha raccontato che l’organizzazione trentina dei Mondiali di sci nordico (in programma da fine febbraio), oltre ad aver polemizzato sul compenso chiesto da Bregovic, ha sottolineato  il fatto che nel motivo si parla di “polenta, vino e amore nelle casette di legno” e non si fa alcun cenno alla Val di Fiemme.

A seguire un confronto tra i due brani:

 

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Lorenzo Briotti