Incendio grattacielo Milano: così la Torre dei Moro è diventata una torcia in tre minuti (Foto da video)
Solo tre minuti dall’inizio dell’incendio, e il grattacielo Torre dei Moro di Milano è diventato una torcia. Il video impressionante mostra quanto rapidamente si sia passati dal fumo alle fiamme. Con pezzi incandescenti che cadono dall’alto verso la strada.
Alcuni nuovi video, girati da residenti della zona e acquisiti nell’inchiesta della Procura di Milano, mostrano il maxi incendio della Torre dei Moro di via Antonini. Incendio che per fortuna non ha causato né vittime né feriti, in tutta la sua drammaticità e particolarità.
Dall’istante in cui si è sviluppato il rogo, probabilmente in un appartamento al 15esimo piano, a quando il palazzo è stato completamente circondato dalle fiamme sarebbe trascorso un quarto d’ora. Nelle nuove immagini si vede la rapida sequenza dal fumo alle fiamme.
Dalle prime analisi è stato accertato che una propagazione così veloce è stata determinata da un “effetto camino“. Dovuto allo spazio di aria che stava tra il “cappotto termico” del rivestimento esterno, a forma di vela, e la struttura principale. I pannelli della facciata, poi, sono bruciati “come cartone”, aumentando l’intensità e la rapidità dell’incendio, a detta degli stessi inquirenti.
Per arrivare a capire di che cosa fossero fatti sono in corso le analisi dei vigili del fuoco e andrà chiarito pure se il materiale indicato nei documenti di costruzione sia lo stesso effettivamente usato. Con gli accertamenti sul funzionamento dei sistemi antincendio (non si sarebbe attivato l’allarme e le bocchette dell’impianto idrico non funzionavano in molti piani) si vuole andare a vedere anche se sono state rispettate le normative, come il testo unico del 2011 sulla prevenzione degli incendi.
E gli inquirenti stanno studiando la mole di carte acquisite, tra cui la concessione edilizia e i registri della manutenzione. I passaggi successivi saranno l’iscrizione dei primi nomi nel registro degli indagati.
Da stabilire con certezza anche le cause del rogo. Per ora non si esclude l’ipotesi di un cortocircuito all’interno o all’esterno dell’appartamento nel mirino. Né un malfunzionamento di un impianto. E nemmeno l’autocombustione di batterie o altro. Anche perché sembra che il figlio del proprietario, lasciando l’abitazione per le vacanze, avesse staccato la luce.
Intanto, il Comune ha attivato un supporto psicologico per i condomini, che hanno iniziato a recuperare i beni che non sono andati distrutti, grazie all’aiuto dei vigili del fuoco che sono saliti (inaccessibili i piani 14, 15 e 16) parlando con loro in videochiamata.