L’Italia campione d’Europa è fuori dai Mondiali. Un altro disastro, come nel 2018. E’ questo il responso di una serata paradossale e triste, nella quale gli azzurri hanno perso 1-0 contro la Macedonia del Nord nella semifinale degli spareggi.
Come altri commissari tecnici, Mancini ha pagato pegno alla gratitudine nei confronti del suo gruppo: successe anche a Bearzot, che dopo il mondiale vinto nel 1982 venne eliminato dall’europeo successivo. Ieri sera gli uomini di Mancini sono clamorosamente franati: un’ombra Barella, forse colpevole sul gol avversario Donnarumma, impalpabili Insigne e Immobile: ma a parte Verratti, lucido nelle verticalizzazioni, tutti gli altri hanno giocato sotto ritmo beandosi dell’ inutile possesso palla registrato. Dall’altra parte, quella dei macedoni, solo tanta buona volontà: grazie a un lampo di Trajkovski che al 92′ ha accecato Donnarumma, è bastato.
“E’ difficile da spiegare, c’è grande delusione, siamo distrutti. Ci è mancato segnare ma non siamo stati presuntuosi. Ci è mancato di sicuro qualcosa, abbiano pagato errori fatti da settembre in poi. Sono orgoglioso dei miei compagni. Dobbiamo ripartire e spero che Mancini resti, c’è bisogno di lui per farlo”. Così il capitano azzurro, Giorgio Chiellini ai microfoni della Rai dopo la sconfitta.
“Come a luglio è stata la cose più bella accadutami a livello personale questa è la più grande delusione. Stasera è successa una cosa incredibile. Non dovevamo esserci, la partita abbiamo fatto di tutto per vincerla, ma certe gare sono così….” ha detto il ct dell’Italia, Roberto Mancini. “Il gol al 90′ sembra fosse stato apposta. Non so cosa dire. Mi spiace molto per i giocatori. Il mio futuro? La delusione è troppo grande per parlarne. Comunque sono sicuro che la squadra ne abbia uno grande”.