Dopo Londra gli scontri si allargano a Birmingham e Liverpool

LONDRA  – Dopo Londra, tocca a Manchester e a altre città come Birmingham, West Bromwich, Wolverhampton, Nottingham e, secondo le ultime informazioni, anche Liverpool.

I circa 16 mila poliziotti mobilitati nelle ultime ore nella capitale dal premier David Cameron, tornato precipitosamente dalle vacanze in Toscana, dopo le devastazioni della notte tra l’8 e il 9 agosto hanno fatto da deterrente. Grazie anche ad un coprifuoco di fatto, con i pub che hanno chiuso in anticipo e una metropoli meno trafficata del solito, la capitale britannica ha evitato una quarta nottata di violenza e di sangue.

Ma i tumulti si sono spostati toccando in particolare la seconda e terza città dell’Inghilterra, Birmingham e Manchester, dove hooligan e teppisti, spesso molto giovani, sono entrati in azione, distruggendo vetrine e svaligiando negozi, per una sorta di shopping della disperazione, appropriandosi di prodotti elettronici o di capi di vestiario alla moda.

Il vice capo della polizia Garry Shewan ha in una conferenza stampa che i livelli di violenza registrati in città sono stati “eccezionali” e “senza precedenti” negli ultimi 30 anni. “Vi sono stati saccheggi, incendi e atti di sciacallaggio assolutamente gratuiti”, ha affermato in una conferenza stampa convocata. Almeno 47 persone sono state arrestate. A Liverpool un gruppo di giovani ha attaccato un commissariato locale, lanciando mattoni e bombe incendiarie. La polizia delle West Midlands, nell’Inghilterra centrale, ha arrestato almeno 80 persone per gli atti di vandalismo di cui ieri sono state protagoniste a Birmingham, West Bromwich e Wolverhampton, stando a quanto riferisce SkyNews.

Nelle tre località, sono stati saccheggiati negozi e dati alle fiamme edifici e autovetture. Una stazione di polizia di Nottingham, nella regione delle East Midlands in serata è stata attaccata con bottiglie incendiarie da un groppo di circa 30-40 scalmanati. Le fiamme sono state subito domate e una decina di persone sono finite in manette. Ma rispetto a quanto è successo a Londra nei giorni e nelle ore scorse, con almeno un morto e centinaia di feriti, le violenze osservate la sera del 9 agostonel centro del paese non avevano la stessa intensità, nonostante le parole drammatiche delle polizie locali.

Per il premier Cameron, come anche per il sindaco di Londra Boris Johnson riluttante a tornare da una vacanza nella Colombia Britannica canadese, il conto rischia di essere salato, così come per Scotland Yard, già nell’occhio del ciclone per lo scandalo delle intercettazioni del gruppo Murdoch e ora criticata dalla stampa per essersi fatta cogliere impreparata nei disordini degli ultimi giorni. Il primo appuntamento politico di rilievo è quello di giovedì mattina, con un primo dibattito urgente ai Comuni, che si annuncia bollente.

Un filmato con gli scontri di Manchester:

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Lorenzo Briotti