Il playmaker americano abita nel quartiere di City Life come tutti i giocatori dell’Olimpia. Su Twitter ha raccontato l’episodio accaduto lo scorso 5 gennaio: “Io e i miei due amici siamo appena stati controllati dalla polizia in mezzo a 50 persone che camminavano. Sono scesi dalla volante con le pistole in mano intimandoci di mostrare loro le nostre carte d’identità. Gli ho risposto che non avrei mostrato nulla finché loro non avessero messo via le pistole. E’ normale che mi chiedano di restare calmo, non è normale puntare le pistole sulle persone”.
Ad un utente che equipara questo controllo ad un episodio razziale perché dipeso dal “colore nero” della loro pelle, James risponde con un semplice “sì, lo so”. L’Olimpia, dopo la pubblicazione del video, non ha voluto commentare la situazione.
Il playmaker è stato fermato attorno alle 15.30 in viale Berengario. L’accertamento è durato alcuni minuti e, dopo le verifiche al terminale, i tre sono stati lasciati liberi di andare.
Resta al momento il “mistero” dell’arma puntata. Le forze dell’ordine negano, il giocatore continua ad accusare gli agenti, scrivendo su Twitter che il video diffuso è stato girato 20 minuti dopo il fatto.