Vendola vede la figlia di due gay, piange in tv sognando: “Anch’io”

Nichi Vendola

ROMA – Giovedì, prima serata di La7. Sullo schermo passano le immagini di Lara e dei suoi due papà. In studio ospite di “Piazza Pulita” c’è Nichi Vendola. Chi è a casa sullo schermo della tv guarda il servizio dedicato a Lara e ai suoi due papà gay, sposati in Canada. E guarda anche Nichi Vendola.

Il governatore pugliese ascolta e osserva con attenzione mentre il filmato racconta di Francesco che ha sposato Luca ma che per avere Lara ha avuto bisogno dell’ovulo di una donatrice e dell’utero di un’altra donatrice che portasse a termine la gravidanza.

Una complessa architettura della medicina ha permesso a Luca e Francesco di essere una famiglia. Ma è quando Luca fa il bagnetto a Lara che Nichi Vendola si commuove. Passa una mano nervosa sulla bocca, gli occhi si fanno lucidi, si sistema sulla sedia quasi a voler recuperare il controllo sfuggito per un attimo. E’ un attimo, appunto, ma si intuisce il pensiero del governatore e sfidante alle prossime primarie del centrosinistra. “Lo voglio anch’io”. Avrà pensato questo, Vendola, come magari altri gay che guardavano Piazza Pulita in quel momento?

Solo un mese fa aveva detto, pubblicamente, “voglio sposare il mio compagno”. Lo avrà pensato mille volte ma in quell’occasione l’ha detto in pubblico, sapendo che si trattava di una provocazione perché, in Italia, i matrimoni per i gay sono lontani anni luce. Stavolta, davanti a Lara, Luca e Francesco, non ha detto a parole “lo voglio fare anch’io”, ma dallo sguardo si poteva intuire cosa stesse pensando. Forse avrà avuto la stessa tentazione di Luca e Francesco, che sono italiani ma oggi vivono in Canada.

E in Canada ci sono andati per realizzare la loro famiglia “strana” perché gay, ma “normale” perché fatta di pappe e bagnetti come tutte le altre. Il compagno di Nichi Vendola è canadese e magari avranno anche accarezzato l’idea di andare all’estero per “essere famiglia”. Non sappiamo se nella testa di Nichi Vendola siano passati questi pensieri e questi progetti. I figli dei gay sono tema troppo acerbo in Italia, chilometri al di qua del Canada. Ma certo quella lacrima, più di mille dibattiti, gridava, seppur senza parole: “Lo voglio anch’io”.

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Elisa D'Alto