Paolo Borsellino, caccia all’agenda rossa: in un video chi la rubò

L’allora capitano dei carabinieri Giovanni Arcangioli porta via la borsa del giudice Borsellino dal luogo dell’attentato. La borsa non sarà più ritrovata e Arcangioli, poi divenuto colonnello, sarà prosciolto definitivamente dall’accusa di furto aggravato 17 anni dopo, il 17 febbraio 2009.

ROMA – In un video è immortalata la persona che rubò l’agenda rossa del procuratore Paolo Borsellino dopo il suo omicidio. Repubblica scrive che nelle mani degli investigatori della Dia e della Polizia scientifica c’è un video, consegnato ai pm di Caltanissetta, in cui si vede l’uomo tra le carcasse delle auto esplose e la folla che fugge via dopo la strage. Secondo Sergio Lari, procuratore capo della repubblica, a rubare l’agenda non è stata la mafia, ma qualcuno all’interno delle istituzioni.

Attilio Bolzoni e Salvo Palazzolo scrivono su Repubblica:

“L’ultimo mistero sulla famosa agenda che il procuratore Borsellino teneva sempre con sé si nasconde probabilmente in un video di una decina di minuti che gli investigatori della Dia e della polizia scientifica hanno consegnato ai magistrati di Caltanissetta. Un filmato fatto di frammenti messi insieme incastrando riprese di operatori televisivi di Rai, Canale 5, emittenti private e anche di qualche videoamatore. “Tutto quello che esiste come immagini di quel pomeriggio adesso ce l’abbiamo e siamo certi che qualcosa troveremo”, dice il procuratore capo della repubblica Sergio Lari. Aggiunge poi il procuratore: “Non è stata rubata dalla mafia. Qualcuno all’interno delle istituzioni sa dov’è finita l’agenda di Paolo”.

I sospetti degli investigatori sono su un uomo non della mafia, ma delle istituzioni:

“I loro sospetti si sono concentrati su un funzionario degli apparati di sicurezza che era lì, sul luogo della strage. Dal quartiere generale dell’intelligence italiana sono stati spediti alla procura di Caltanissetta alcuni album con i volti degli agenti in servizio a Palermo nell’estate del 1992, le loro foto saranno confrontate con quelle degli uomini che si vedono nel filmato ricostruito dalla Scientifica. È questa adesso l’ultima pista per tentare di scovare il ladro dell’agenda rossa”.

 

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