La frode venne smascherata da un elemento della squadra, Carlos Ribagorda, giornalista sotto copertura, che rivelò alla rivista d’affari Capital che la maggior parte dei suoi compagni non venne sottoposta ad un esame che certificasse la propria disabilità mentale. La Federazione Paralimpica, Ipc, dopo opportune verifiche, scoprì che i test mentali necessari per essere iscritti in questa categoria, che prevedeva un QI inferiore a 70, non vennero condotti dal comitato paralimpico spagnolo.
Ribagorda concluse spiegando che le medaglie fraudolente erano in realtà cinque, conquistate nel tennistavolo, nel nuoto, nell’atletica ed appunto nel basket.