ROMA – YOUTUBE Iannone-Belen Rodriguez festeggiano dopo MotoGp Austria. Doppietta Ducati in Austria con i due Andrea, Iannone e Dovizioso, primo e secondo. Un successo che a Borgo Panigale attendevano da quasi sei anni. Era stato Casey Stoner l’ultimo a tagliare per primo il traguardo in sella alla Rossa delle due ruote, il 17 ottobre 2010, sul circuito di Philip Island. Terzo e quarto posto per le Yamaha di un rinato Jorge Lorenzo, davanti a Valentino Rossi incapace di attaccare il compagno di team. Quinta la Honda di Marc Marquez, il leader del Mondiale apparso in difficoltà e mai protagonista. E’ stata una gara intensa, combattuta nei primi giri con l’arma delle staccate al limite e poi sul filo della velocità pura, conclusasi con il primo successo in MotoGp del pilota di Vasto che l’anno prossimo passerà alla Suzuki. E festeggiata ai box dalla “tifosa” Belen Rodriguez. Ai fini della classifica mondiale, però, è cambiato poco: Marquez resta saldamente in testa alla classifica con 181 punti, Lorenzo ne ha rosicchiati 5 (-43), Rossi appena 2 (-57).
Il successo Ducati era atteso sul Red Bull Ring, circuito dalle medie più elevate del mondiale, sul quale ha primeggiato fin dalle libere grazie alla potenza straripante del suo motore. Sulla griglia di partenza Iannone (autore anche di pole e giro veloce) ha giocato d’azzardo montando la morbida al posteriore, unico tra i top rider: “Con il mio ingegnere di pista ci siamo presi una grande responsabilità, ma alla fine ha pagato”. Scelta che negli ultimi 10 giri gli ha consentito di aumentare il ritmo, passare Dovizioso, che invece aveva preferito una mescola dura, ed andare a vincere. “Sono partito senza spingere, anche per risparmiare un po’ di benzina ed ora sono felicissimo. Finalmente un grande risultato, dopo quattro anni di lavoro con queste persone stupende. So che a fine stagione andrò via, ma adesso conta solo il presente. Ora si parte per Brno, vediamo quanto saremo competitivi”.
L’altra faccia della medaglia Ducati è quella delusa di Dovizioso, che pure non può rimproverarsi nulla: “Ti rode quando la moto va benissimo, sai che hai la velocità per vincere e non ci riesci – il suo sfogo – Verso la fine nelle curve a destra non potevo spingere, la gomma scivolava, non avevo più grip. Eppure non ho mai spinto al 100%, nemmeno a metà gara, proprio per salvare la gomma dietro. Peccato aver perso questa occasione, sappiamo che a Brno le Yamaha saranno molto veloci”. Felice Lorenzo, che con il sole d’Austria ha ritrovato il sorriso, dopo due gare bagnate e da dimenticare. “Per me questo terzo posto è come una vittoria. La Ducati qui era di un altro mondo, eppure sono riuscito a starle vicino. Visto che non sono in crisi?”. Nel 2017 la Ducati sarà la sua moto: “Su questa pista ha dimostrato che potenziale ha. Penso che l’anno prossimo potremo fare grandi cose”. Si accontenta Rossi, ma si vede che il risultato gli pesa: “Purtroppo è mancato il guizzo. Mi dispiace perché sarebbe stato importante salire sul podio. Ero vicino a Lorenzo, ma non abbastanza. Prendo questi 13 punti e mi metto al lavoro per essere più competitivo a Brno, ma anche in Repubblica ceca dovremo fare i conti con le Ducati”.