ROMA – A Montecitorio i deputati scoppiano a ridere. Ma cos’è successo esattamente? Matteo Richetti, relatore della legge sui partiti in discussione oggi a Montecitorio, rispondendo al deputato Daniele Capezzone ha storpiato il nome, commentando una piccola gaffe. Capezzone infatti, per l’esponente Pd si trasforma in cazzone….
“Il testo base della legge sui partiti, presentato oggi in commissione Affari costituzionali, garantisce il pieno accesso degli aderenti a informazioni e albo degli iscritti e la trasparenza su procedure, decisioni e finanziamenti”. Lo afferma Matteo Richetti, deputato del Pd in commissione Affari costituzionali della Camera e relatore della legge ricordando che il provvedimento “elimina la necessità del consenso da parte dei donatori per la pubblicizzazione per gli importi sopra i 15 mila euro, mentre resta il consenso per gli importi inferiori, in ottemperanza al parere del Garante per la privacy”.“Il testo – prosegue Richetti – prevede, inoltre, una dichiarazione di trasparenza obbligatoria per tutte le liste che vorranno candidarsi, nella quale deve essere reso pubblico chi detiene il simbolo, la modalità di selezione delle candidature e le funzioni degli organismi. Vengono, infine, introdotte sanzioni per tutti i soggetti che non adempiono agli obblighi di trasparenza”. “Ha ragione Cantone”, aggiunge: “contro la corruzione è più utile una buona legge che una riforma del procedimento giudiziario. E questo provvedimento toglie opacità e porta tutto in superficie. E’ una legge che dà garanzie ai cittadini, non ai partiti”.