Dove sono finiti i risparmi di Vincenzo Angelini, il titolare della clinica Villa Pini di Chieti, che l’anno scorso con le sue dichiarazioni fece esplodere lo scandalo sanità in Abruzzo? Di sicuro non nelle tasche dei suoi 1.500 dipendenti che, da ormai sette mesi, non percepiscono lo stipendio.
Eppure era stato lo stesso Angelini, quando davanti alla procura di Pescara accusò l’allora presidente della Regione Ottaviano Del Turco, ad ammettere di aver sottratto dalle casse della clinica 120 milioni di euro. Quei soldi, però, gli inquirenti che continuano a indagare non sono riusciti a trovarli. «Inutile che cercate, tanto li ho già spesi tutti», ha risposto al procuratore Nicola Trifuoggi. I guai giudiziari di Angelini, imputato per truffa e corruzione, si incrociano dunque con le vicende dei lavoratori della sua clinica che ora diventano suoi creditori. Il problema è che nel corso di tutti questi mesi, però, non sono stati rintracciati né i milioni sottratti alla Villa Pini, né i beni di lusso (lui ha parlato di quadri e barche) che lo spendaccione titolare della clinica avrebbe comprato proprio con quel denaro.
Intanto, insorge il Pd abruzzese, protestando sul fatto che, mentre proprio pochi giorni fa i magistrati hanno sequestrato beni di Del Turco per dieci milioni di euro, su Angelini, ancora, non si è riusciti a recuperare neanche un centesimo.