Antonio Di Pietro non è nuovo alle boutade estive. L’anno scorso, di questi tempi, parlava di «stile mafioso» del governo e aveva dato del «magnaccia» a Berlusconi. Anche se alla storia passerà più probabilmente il suo «sbrigatevi che devo trebbiare», riferito ai giornalisti che erano arrivati fino a Montenero di Bisaccia per intervistarlo.
Anche quest’anno però, il leader dell’Italia dei Valori ha rilasciato delle dichiarazioni “colorite” in un’intervista pubblicata da Libero. Oltre ad aver accusato il governatore della Puglia Nichi Vendola di essere «malato di berlusconite», Di Pietro ha annunciato l’imminente arrivo di un «autunno caldo», durante il quale il suo partito «sarà nei consigli di fabbrica e nelle piazze in difesa di cassintegrati e lavoratori».
Poi si è lamentato del quotidiano La Repubblica, “reo”, a suo modo di vedere, «di dare più spazio al partito di Cuffaro (l’Udc)», che non al suo. Il “Di Pietro show” si è concluso con la difesa dell’ex magistrato Luigi De Magistris, neodeputato europeo proprio nelle liste dell’Idv. «Non si dimetterà dalla magistratura perché altrimenti l’inchiesta del Csm nei suoi confronti decadrebbe». Anche se, a ridosso dell’annuncio della candidatura di De Magistris, i due avevano promesso il contrario.