”Entusiasmo prematuro” e ”ripresa dei fessi” sono i due modi con cui la direttrice dell’Huffington Post, Arianna Huffington, e il colomuniste del Wall Street Journal, Andy Kessler, descrivono l’euforia che negli ultimi giorni ha pervaso analisti ed economisti riguardo alla possibilità che l’economia si stia riprendendo o sia sul punto di riprendersi.
”Alla fine del 2008”, scrive la Huffington, ”la casta bancaria era terrorizzata dalla prospettiva di serie riforme dell’industria finanziaria spinte dalla crescente rabbia dei cittadini che faceva presagire una decisa volontà di mettere le briglie a Wall Street. Ma ora che siamo a maggio del 2009, nonostante i discorsi e le proposte dei consiglieri economici di Obama, di vere riforme non c’è traccia”.
”I salvataggi delle banche proseguono a velocita’ ultrasonica, ma le riforme delle attuali regole procedono a rilento. Che è poi esattamente quel che vuole Wall Street”. Secondo la Huffington ”il problema è che le riforme non sono nel DNA di coloro che sovrintendono alla politica economica dell’amministrazione Obama. E un cambiamento davvero radicale non ci sarà fino a quando almeno una persona o un team economico non lo considererà una priorita”’.
”Tutto quanto è stato fatto finora per combattere la crisi”, prosegue la Huffington, ”è stato diretto a salvare il sistema attuale e non a riformarlo. Il risultato è che ci stiamo avviando a ritornare dove eravamo quando cominciarono i guai”. La Huffington scrive che ”non è divertente interpetrare il ruolo di Cassandra, ma occorre ricordare che Cassandra aveva ragione e che i felici Troiani erano gravemente in errore e gravemente morti”.
”Non ci sarà alcuna ragione per essere ottimisti o per festeggiare”, rileva la Huffington, ”fino a quando ‘le nuove regole del gioco’ promesse dal ministro del tesoro Timothy Geithner si sposteranno dall’arena della retorica in quella delle azioni concrete. Il tempo per realizzare le riforme si sta esaurendo”.
Altrettanto dubbioso sulle affermazioni di ripresa o di imminente ripresa economica è Andy Kessler, il quale nota che il Dow Jones ha ripreso il 30 per cento dal suo punto piu’ basso raggiunto il 9 marzo scorso e si chiede se si e’ in presenza dell’alba di una nuova era. La risposta è scettica, come lo sono le considerazioni della Huffington.
”Non sono affatto sicuro che ci stiamo riprendendo, scrive, ”perchè solo gli sciocchi predicono l’andamento delle borse, e per quanto mi riguarda gli ultimi progressi delle borse non convincono”. E la ragione, afferma Kessler, ”e’ che non esistono ancora ragioni fondamentali e sostenibili perchè il mercato continui a crescere”.