Gela avvelenata da arsenico, mercurio, rame, piombo, cadmio. Il sangue dei cittadini è contaminato e quella che finora era considerata solo una leggenda ora si fonda sui dati del Cnr, centro nazionale di ricerca scientifica. Sull’inquinamento della città, sulle malformazioni e sull’alto tasso di mortalità dovuta ai tumori si vocifera da tempo, ma ora gli abitanti di uno dei maggiori centri industriali della Sicilia sono stati messi alla prova con le analisi del sangue.
Il 20% delle 262 persone esaminate, mai entrate a contatto con le citate sostanze nocive per motivi di lavoro, ha il sangue contaminato. Il nesso tra inquinamento e mortalità non è immediatamente spiegabile, ma secondo Fabrizio Bianchi, l’epidemiologo del Cnr che ha coordinato la ricerca, «L’impatto ambientale è indubitabile. L’arsenico è un composto che non rimane a lungo nel corpo. Le grandi quantità che abbiamo trovato dimostrano che l’esposizione è tutt’ora in corso».