Sette ragazzi di 12 e 13 anni e un insegnante, rientrati da un viaggio di studio in Gran Bretagna, sono sotto osservazione da parte dell’Asl di Forlì per la comparsa di sintomi della nuova influenza A/H1N1. Appartengono a due gruppi diversi che hanno soggiornato nell’Isola di Wight e nelle vicinanze di Londra: i primi esiti degli accertamenti hanno evidenziato la positività del tampone faringeo al nuovo virus influenzale per un soggetto appartenente al gruppo che ha soggiornato a Londra mentre sono in corso altri accertamenti relativi a tutta la comitiva, che è composta da 19 persone. I test effettuati agli studenti provenienti dall’Isola di Wight hanno dato tutti esito negativo.
Un altro caso di nuova influenza è stato diagnosticato in provincia di Ragusa. Dopo quello scoperto all’ospedale Maggiore di Modica su una quarantenne, il virus H1N1 è stato infatti diagnosticato all’ospedale Civile di Ragusa: la paziente è una ragazza di 14 anni di Santa Croce Camerina che si è presentata al reparto di malattie infettive con i classici sintomi della nuova influenza: mal di testa, febbre, dolori muscolari. La ragazza è stata sottoposta al tampone faringeo che ha confermato il sospetto. La quattordicenne è stata curata con antivirali ed è stata dimessa: è reduce da un soggiorno in Inghilterra, sta in in quarantena volontaria a casa e sembra stare bene.
Sale a tre invece il numero dei pazienti risultati positivi al virus AH1/N1 nel reparto di Pneumotisiologia dell’Azienda ospedaliero universitaria di Sassari. Le analisi di laboratorio hanno dato, infatti, esito positivo per le altre due persone ricoverate nella struttura dell’Azienda Ospedaliero Universitaria. Anche per loro, permane la misura precauzionale dell’isolamento, ma le loro condizioni non destano preoccupazione. Come ha ribadito il direttore sanitario dell’Azienda ospedaliera universitaria Nicolò Licheri, l’influenza ”Messicana” non ha al momento dato segni di evidente aggressività e reagisce immediatamente alle terapie.
In Molise si registrano due casi di influenza da virus H1N1. La conferma arriva dall’Istituto superiore di sanità dove sono stati inviati i risultati delle analisi compiute su una delle persone ricoverate al reparto malattie infettive dell’ospedale ”Cardarelli” di Campobasso. Si tratterebbe, i dati non sono stati forniti per rispetto della privacy, di una 14enne che aveva accusato i sintomi della malattia al ritorno da un viaggio negli Stati Uniti. Sotto osservazione anche un ragazzo di 14 anni rientrato da una gita in Inghilterra: altri dieci test sono stati inviati all’Iss dal centro regionale allerta pandemia di Larino (Campobasso): i risultati si conosceranno nelle prossime ore.
È previsto tra fine agosto e i primi di settembre il picco dei contagi dell’influenza A nel nostro Paese: un sondaggio di Sky Tg24 mostra cosa ne pensano gli italiani del virus e della sua diffusione. Il 56% dei partecipanti al sondaggio afferma di essere preoccupato dalla diffusione del virus: il restante 44% dei votanti, invece, non teme il rischio pandemia.
Infine, anche in Abruzzo vengono segnalati i primi casi di influenza A. Un primo caso è stato confermato a Pescara: lo rende noto la Ausl del capoluogo adriatico, citando le verifiche dell’Istituto Superiore di Sanità. Si tratta di una trentenne che ha contratto il virus durante un soggiorno in gran Bretagna: rientrata in Italia, la donna, avendo sintomi febbrili, è andata al Pronto soccorso di Pescara dove è stata sottoposta agli accertamenti di rito. L’esame del tampone ha confermato la presenza del virus, facendo scattare immediatamente, da parte del Servizio di Igiene, le previste misure di isolamento domiciliare e sorveglianza sui contatti avuti dalla paziente: circa dieci persone che, come da protocollo, due volte al giorno comunicano ai medici di sorveglianza il loro stato febbrile, consentendo di tenere sotto controllo l’eventuale estendersi del contagio. «Vista la stagione estiva, che facilita viaggi e vacanze anche all’estero, e le buone relazioni aeree di cui dispone Pescara, ce lo aspettavamo» ha detto il direttore generale dell’Ausl, Claudio D’Amario, che aggiunge: «La situazione è comunque totalmente sotto controllo ed i rischi per la popolazione sono minimi».
Un altro caso è stato confermato a Lanciano, in provincia di Chieti: si tratta di un ragazzo di 18 anni che ha accusato i primi sintomi appena rientrato da una vacanza in Spagna. Dopo il trattamento antivirale a cui è stato sottoposto, le sue condizioni sono migliorate e sarà dimesso dall’ospedale di Vasto dove è stato ricoverato perché completamente guarito. «Il giovane – si legge in una nota della Asl – era arrivato in ospedale accusando febbre alta accompagnata dai sintomi come mal di gola e tosse che si erano manifestati già negli ultimi giorni di vacanza in Spagna, determinando un quadro clinico complessivo che avevano indotto i famigliari a rivolgersi al Pronto Soccorso subito dopo il rientro in Italia del ragazzo».
La notizia del primo caso di influenza A nel Chietino ha creato non poca apprensione, soprattutto tra i famigliari dei ragazzi che avevano partecipato alla stessa vacanza, allarmati dalla possibilità di contagio, ma per la responsabile delle Malattie Infettive il panico è più che mai ingiustificato: «Non è detto che siano destinati ad ammalarsi tutti quanti entrano in contatto con il virus – rassicura Maria Pina Sciotti – che comunque in questa fase non manifesta particolare aggressività. In Italia finora si sono registrati 258 casi, tutti guariti, quindi siamo in presenza di una situazione che non desta particolare preoccupazione. La corsa per la produzione del vaccino, invece, è legata al timore che il virus possa in futuro mutare, e assumere un profilo più pericoloso. A quanti sono di ritorno da Paesi ad alta endemia, come Stati Uniti, Spagna, Inghilterra suggerisco solo di non suggestionarsi e monitorare per una settimana il proprio stato di salute, e di ricorrere al medico solo se dovessero presentarsi i sintomi clinici dell’influenza, come febbre superiore ai 38 gradi, mal di gola e tosse. Per fare prevenzione, infine, basta seguire le indicazioni dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, che riguardano norme di comportamento e non l’assunzione preventiva di farmaci antivirali, assolutamente inutile. Il virus, infatti, si trasmette per via aerea, e per evitare di contrarlo basta solo un po’ di attenzione, almeno fino a quando non sarà messo a punto il vaccino».
È comunque alto il numero dei decessi causati in tutto il mondo dalla pandemia di Nuova influenza A/ H1N1: sono 700, il dato è stato presentato a Ginevra dall’Organizzazione mondiale della sanità.