È stata un’altra giornata di scontri e inaudita violenza a Teheran, in Iran, dove sono proseguite le rimostranze dei contestatori che protestano contro l’esito delle elezioni, ritenute fraudolente.
La Cnn riporta che è in corso una violenta repressione, con l’utilizzo di armi da fuoco, contro i manifestanti. Uno di loro ha raccontato all’emittente americana che “la Polizia ci stava aspettando, avevano armi ed uniformi anti-sommossa e ci hanno preparato una trappola nella quale siam caduti come topi”. La stessa fonte rivela di aver visto “persone con braccia e gambe perforate, teste rotte e sangue dappertutto: le persone vengono trattate e attaccate come fossero bestie”. Khamenei ha rilanciato, affermando che “il regime non ha alcuna intenzione di cedere”.
Il ministro dell’Interno italiano, Franco Frattini, ha commentato così la situazione iraniana: «Quelle che giungono da Teheran, riguardo agli spari sui manifestanti, sono notizie orribili che noi condanniamo perchè screditano le autorità iraniane e rendono l’Iran un grande problema per la comunità internazionale».
Nel frattempo il ministro Mottaki ha confermato quanto anticipato lunedì dallo stesso Frattini, e cioè che l’Iran non parteciperà al G8 di Trieste.
Duro anche Gianfranco Fini: «Non ci può essere alcuna motivazione di realpolitik o di carattere economico tale da impedire alle coscienze di esprimere il loro sdegno per quanto sta accadendo in Iran».
Nella rete continuano a circolare i video delle violenze contro i manifestanti: si vede la morte in diretta e le immagini sottostanti potrebbero urtare la vostra sensibilità.