I musulmani di Bergamo non hanno più un luogo per celebrare il Ramadan e lo hanno saputo solo all’ultimo momento. A sbarrare loro la strada è il nuovo presidente della Provincia, il leghista Ettore Pirovano.
Negli ultimi anni centinaia di musulmani erano soliti celebrare le proprio preghiere del mese sacro nella palestra dell’Istituto scolastico Marconi di Dalmine.
E anche quest’anno avevano presentato la relativa richiesta per iniziare a usare la palestra dal 28 agosto. Ma, solo il 24 agosto, hanno ricevuto il no dalla Provincia, titolare degli edifici scolastici.
Il motivo? L’intervento diretto di Pirovano, che insieme al preside della scuola ha analizzato leggi e regolamenti per l’utilizzo della palestra per fini diversi dal consueto, scoprendo che ogni persona che entra dovrebbe essere dotata di polizza assicurativa di responsabilità civile e polizza assicurativa infortuni, e poi che la richiesta non era stata presentata entro i termini di legge.
«Sono amareggiato per quanto accade – dice il vice presidente del Centro culturale Mohamed Saleh – Si stanno adducendo motivazioni per dirci di no che secondo me non sono realistiche. Non è vero, ad esempio, che non abbiamo un’assicurazione e davvero facciamo fatica a capire quale sia il vero motivo per il quale ci è stata vietata la palestra.
Anche il preside, per telefono, nel dirci di no era molto a disagio. Abbiamo fatto tutto come negli ultimi anni. Ma stavolta la domanda e le pratiche presentate non vanno bene.
Aspettiamo la spiegazione ufficiale. E intanto prendiamo atto, apprezzando moltissimo, della disponibilità del sindaco di Bergamo, Franco Tentorio, a trovare una soluzione».
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