Lo scorso lunedì pomeriggio Jared Cohen, funzionario del Dipartimento di stato ha mandato una mail a Jack Dorsey, il cofondatore di Twitter per chiedergli di rinviare di due giorni le attività di manutenzione al sito previste, in modo che potesse ancora funzionare Twitter in Iran.
Secondo il New York Times, l’amministrazione americana ha trasformato Twitter in un mezzo tecnologico utilissimo, una vera e propria «pietra miliare» da usare ora anche contro tutti i regimi autoritari.
L’amministrazione di Barack Obama, dichiara con P.J. Crowley assistente alla Segreteria di Stato per gli affari esteri, che «tutto ciò è perfettamente coerente con la nostra politica. Twitter sta giocando un ruolo molto importante in questo momento in Iran. Non potremmo farci scappar via questa opportunità». Questo interesse verso i blogger e il loro ruolo non è sfuggito neanche al regime iraniano che tramite i potenti Guardiani della rivoluzione ha messo in guardia i siti accusandoli di «creare tensione» .
L’amministrazione americana ha dichiarato comunque di non voler ingerire con le questioni interne di Twitter; tuttavia, la nuova amministrazione ha al suo interno persone che provengono dal mondo dei blog e dei social network, come il 27 enne Jared Cohen, l’uomo che ha mandato la mail a Twitter e il più giovane tra i membri del Dipartimento di Stato, il quale dopo essersi laureato alla Stanford University ha lavorato con Twitter, YouTube, Facebook ed è stato impegnato a promuovere questi mezzi anche in Iraq, prima che in Iran.
Il mese scorso Jack Dorsey e altri dirigenti della Silicon Valley, erano andati su indicazione del Dipartimento di Stato a Baghdad per discutere col vice Primo Ministro di come ricostruire nel paese le reti di informazione, vendendo anche agli iracheni le virtù di Twitter.