La procura di Roma ha deciso di non sequestrare le 5000 fotografie di Villa Certosa scattate dal fotoreporter Antonello Zappadu, secondo quanto richiesto dall’esposto del legale di Berlusconi, Niccolò Ghedini.
L’esposto sarà invece allegato al fascicolo di indagine per violazione della privacy e tentata truffa, a carico del fotoreporter, che si trova depositato presso la Procura sarda di Tempio Pausania (competente per territorio).
Nell’atto, l’avvocato Ghedini contesta al fotografo la violazione della privacy: ha infatti catturato i suoi scatti con un potente teleobiettivo che rappresenta «un’intrusione violenta in un’abitazione privata». Le immagini, secondo il legale, violerebbero quindi la vita privata di Berlusconi e dei suoi ospiti.
