Bassa Padana assediata dalla puzza: da Terranova dei Passerini a Codogno, da Castiglione d’Adda a Bertonico, da Casalpusterlengo Zorlesco a Vittadone: l’aria del basso lodigiano è stata ammorbata nella prima mattinata di sabato da una puzza pazzesca, indefinibile per la sua intensità ; tanto da consigliare ai residenti di non aprire le finestre di casa.
Una situazione pesante dal punto di vista della vivibilità che vede ancora una volta sul banco degli accusati gli odori sgradevoli generati dall’impianto di compostaggio gestito dalla azienda Energia Ambiente Lodigiana (Eal) Compost, società a capitale misto pubblico-privato che si occupa dello smaltimento dei rifiuti umidi urbani nella provincia di Lodi.
«La puzza era indescrivibile – conferma Enrico Della Giovanna del comitato civico locale anticompostaggio – prendeva la gola con bruciori diffusi e generava perfino mal di testa. Abbiamo sopportato finora questi disagi ma la pazienza è ormai colma. Siamo diventanti come marinai – ribadisce Della Giovanna – verifichiamo ogni giorno il senso dei venti per sapere se avremo puzza dentro casa o se possiamo aprire le finestre. Una situazione insostenibile»
Il sindaco di Terranova ha messo in cantiere diverse iniziative tanto che è ormai «guerra aperta» tra l’amministrazione comunale di Terranova dei Passerini e la azienda Eal Compost. Ultima in ordine di tempo il secco «no» comunale alla richiesta da parte Eal di prorogare l’attività di esercizio per altri 5 anni.
