TARANTO – Arriva il decreto riapri-Ilva: due soli articoli elaborati in fretta e furia dai due Corradi del governo Monti, il ministro Clini e il ministro Passera, per far ripartire l’acciaieria.
L’art. 1 autorizza la prosecuzione dell’attività negli stabilimenti Ilva di Taranto per 24 mesi, nel rispetto tassativo dellAutorizzazione integrata ambientale.
L’art.2 stabilisce che la responsabilità nella conduzione degli impianti è imputabile a chi è titolare dell’Aia e dunque all’azienda stessa.
Morale della favola: che i giudici si facciano più in là perché nei fatti il provvedimento del governo abolisce il sequestro giudiziario.
Un atto giustificato, si legge nella premessa, per evitare problemi ambientali, di lavoro e di ordine pubblico. L’Aia, che contiene gran parte delle prescrizioni stabilite dal gip Todisco e comunque indicate dai custodi giudiziari, viene assunta nel decreto legge.