9.39: Trieste, Bora rompe gli ormeggi di un pontone – Il forte vento di bora a Trieste ha rotto stamane gli ormeggi del pontone ‘Ursus’, una gru alta 80 metri appoggiata su una piattaforma galleggiante, che e’ finito alla deriva nel golfo giuliano. Dopo la rottura dei cavi, il pontone e’ stato trascinato dal vento nella rada del golfo antistante a piazza dell’Unita’ d’Italia. A quel punto sono intervenuti i rimorchiatori, messi in allerta dalla Capitaneria di porto, che hanno agganciato l’imponente struttura e hanno iniziato le manovre per riportare la piattaforma a riva. Nell’incidente un rimorchiatore attraccato vicino all’Ursus – un pontone costruito nel 1914 e ormai utilizzato solo per installazioni artistiche – e’ finito alla deriva e la Capitaneria sta attivando le operazioni per ‘recuperare’ l’imbarcazione. Il golfo di Trieste si presenta quasi totalmente vuoto, poiche’ le navi merci sono tutte ferme sulle coste croate. Non possono avvicinarsi o entrare nel porto – hanno spiegato dalla Capitaneria – a causa del forte vento, e devono aspettare che le raffiche, questa mattina sui 160 chilometri all’ora, si riducano.
9.23: anziana trovata morta in un fosso ad Ascoli (2) – La vittima si chiamava Maria Corradetti. Secondo una ricostruzione dei carabinieri, sarebbe scivolata nel fosso perche’ un terrapieno e’ smottato per via delle piogge abbondanti. L’anziana e’ stata risucchiata nell’alveo del piccolo corso d’acqua, che si forma soltanto quando le precipitazioni sono molto intense (raccoglie le acque di scolo del centro abitato) per poi confluire nel torrente Chiaro e, all’altezza di Ascoli Piceno, nel Tronto. Maria Corradetti viveva con la figlia, che non vedendola rientrare dalla messa vespertina ha chiamato i soccorsi. Alle ricerche, durate tutta la notte, hanno preso parte vigili del fuoco, carabinieri, volontari di protezione civile e agenti della Forestale. Il cadavere e’ stato avvistato verso le 8, impigliato fra gli arbusti a una cinquantina di metri da dove la donna era precipitata in acqua.
9.19: Trieste, Bora a 176 km/h, 90 feriti per cadute – La bora, che da giorni non smette di flagellare la citta’ di Trieste e tutto il litorale del Friuli Venezia Giulia, ha fatto segnare la notte scorsa i 176 chilometri all’ora. Lo ha reso noto questa mattina l’Istituto nautico i cui anemometri sono piazzati nella centralissima piazza Ortis. La raffica e’ stata registrata alle 22 e 13. Non e’ un record per Trieste perche’ lo scorso anno vennero registrate folate a 188 chilometri orari. Questa mattina alcune raffiche hanno toccato i 160 chilometri all’ora causando ancora disagi alla circolazione. Ieri 90 persone sono finite all’ospedale per cadute causate dal vento. Tra ieri e questa mattina non si contano le uscite dei vigili del fuoco, coadiuvati anche da squadre giunte da Udine, per cornicioni pericolanti, alberi divelti, traffico in tilt in diverse zone della citta’. La Bora soffia intensa anche sull’entroterra friulano. Ha causato danni a Lignano sabbiadoro, sull’intera costa e anche all’interno. A San Giovanni al Natisone e’ stato scoperchiato un capannone. Altri disagi in diversi centri minori. Le previsioni sono per un rafforzamento del veto che scendera’ di intensita’ solo a partire da venerdi’.
8.55: anziana trovata morta in un fosso ad Ascoli – Una donna di 85 anni e’ stata ritrovata morta in un fosso a Venarotta (Ascoli Piceno). Ieri sera l’anziana era uscita di casa per andare a messa, ma non e’ piu’ rientrata. E’ probabile che abbia perso l’orientamento a causa dell’oscurita’, del vento e della pioggia, cadendo nel torrente, dove e’ stata ritrovata dai vigili del fuoco, dopo che i familiari avevano dato l’allarme.
8.50: neve in Emilia-Romagna, scuole chiuse a Forlì – In seguito alla consistente nevicata in corso in Romagna, il Comune di Forli’ con un’ordinanza ha sospeso per oggi le attivita’ di tutte le scuole ed istituti. ”Per motivi di sicurezza dovuti all’entita’ della precipitazione nevosa e al rischio connesso ai danni provocati alle alberature – avverte l’amministrazione comunale in una nota – si invitano i cittadini a restare per quanto possibile nelle proprie abitazioni. Le scuole garantiranno tuttavia l’accoglienza degli scolari che si presenteranno”.
