La perdita di petrolio del pozzo Macondo nel Golfo del Messico e’ stata fermata per la prima volta da aprile. Lo ha annunciato Bp.
Le valvole della nuova struttura di contenimento sono state tutte chiuse e il petrolio non fuoriesce più, ha annunciato il vice-presidente di Bp Kent Wells. Il risultato è il frutto del test sulla pressione del pozzo cominciato da poco.
Il blocco del flusso serve a Bp per misurare la pressione all’interno della cupola. Se sale e resta alta è un buon segno: il pozzo tiene. Se invece non sale o non tiene, è il segno che c’è una perdita altrove: il pozzo è danneggiato. Bp sta facendo salire la pressione lentamente nella cupola. Il test dovrebbe durare 48 ore a intervalli di sei ore.
Nel pomeriggio di giovedì il test per misurare la pressione che si forma nella nuova struttura di contenimento del petrolio che esce dalla falla in fondo al Golfo del Messico era stato autorizzato a ripartire dopo la riparazione di una perdita scoperta nella notte.
Bp però continuerà a raccogliere il greggio in superficie almeno fino a quando un pozzo alternativo intercetterà quello esploso e permetterà di chiudere definitivamente il flusso. Lo ha detto l’ex ammiraglio della Guardia Costiera Thad Allen, coordinatore federale delle operazioni contro la marea nera.
La nuova ”cupola” (o ”tappo”) potrebbe essere usato per chiudere il pozzo ma per il momento non lo farà, ha detto Allen. Bp procederà invece a catturare il greggio con il metodo delle quattro navi in superficie dopo aver ultimato i test sulla pressione.