Per cercare di pulire le tartarughe marine colpite dalla marea nera dopo l’incidente della piattaforma petrolifera Deepwater Horizon, nel Golfo del Messico, l’ingrediente perfetto sembra essere la maionese. Lo spiega al sito della National Wildlife Federation, una associazione ambientalista, Ryan Butts, amministratore del The Turtle Hospital, in Florida, che sta curando decine di esemplari trovati nel Golfo del Messico.
”Per pulire le tartarughe la maionese funziona molto bene – afferma Butts – è abbastanza sicura da poter essere messa negli occhi e nelle narici, e strofinata sul guscio. Si lega con il catrame e può essere rimossa con un tovagliolo”. Secondo l’esperto il pericolo per le tartarughe marine non è affatto cessato con la chiusura del pozzo: ”Il petrolio sotto forma di catrame ha invaso i sargassi, che sono l’habitat preferito dei piccoli – spiega – questi sono come delle spugne, e sono ormai saturi”.
Solo nel primo mese dopo il disastro sono state 450 le tartarughe ricoperte di petrolio trovate nelle aree colpite dal disastro, ma molte potrebbero essere state salvate dal programma della Nasa che ha fisicamente spostato 28mila uova dalla Louisiana alla Florida: secondo i risultati provvisori sono almeno 15mila i piccoli che sono riusciti a nascere e a prendere il mare nelle vicinanze di Cape Canaveral.
