In Nigeria oltre 200 bambini sono deceduti dall’inizio dell’anno nella regione settentrionale di Zamfara per avvelenamento da piombo. Lo ha confermato oggi a Ginevra una portavoce dell’Onu annunciando l’arrivo di una squadra di esperti delle Nazioni Unite nella regione.
I casi di avvelenamento da piombo sono legati alla ricerca ”artigianale” di oro e sono stati osservati in almeno sette villaggi, dove 18mila persone risultano colpite, ha detto la portavoce dell’Ufficio delle Nazioni Unite per gli affari umanitari (Oca) Elysabeth Byrs sottolineando la particolare vulnerabilità dei bambini e delle donne incinte.
L’allarme era scattato in marzo. L’Onu – ha affermato – sta aumentando gli sforzi per aiutare le autorità nigeriane e una squadra di cinque esperti, appoggiata da quattro specialisti delle emergenze ambientali dei Paesi Bassi, è giunta ieri ad Abuja.
Dovrà raccogliere campioni del suolo e delle acque. Le analisi serviranno a determinare le dimensioni della crisi e ad elaborare una risposta. La squadra si tratterrà fino al 7 ottobre.
E’ dall’inizio dell’anno che è stato osservato un eccesso di decessi e malattie nello Stato di Zamfara e le indagini condotte hanno identificato la causa nell’avvelenamento da piombo legato all’estrazione di oro condotta con metodi artigianali. Nella regione ci sono miniere d’oro e la popolazione porta a casa terra e fango per estrarne il prezioso metallo, ha detto Byrs.