Rischio disastro ambientale nell’ Amazzonia peruviana, in un tratto del fiume Maranon: è la denuncia fatta dagli indigeni dell’area e dal governo di Lima, a causa dell’incidente di una nave con petrolio gestita da una società argentina.
Dallo scorso sabato, quando è avvenuto l’incidente, dalla nave sono fuoriusciti nelle acque del Maranon circa 400 barili di greggio, secondo dati diffusi dal governo, che ha fatto sapere di aver chiesto un rapporto ufficiale alla società di Buenos Aires.
Daniel Guerra, uno dei responsabili dell’impresa Pluspetrol, ha reso noto che la stessa società sta già estraendo il greggio dal luogo, operazione nella quale stanno lavorando un centinaia di persone. Secondo l’emittente ‘La voce della Selva’, della località di Iquitos, i villaggi colpiti dai danni ambientali provocati dal petrolio sono otto, mentre alcuni esperti non escludono serie conseguenze per gli abitanti della zona, che in gran parte consumano acqua proveniente proprio dal Maranon.
Le autorità della regione stanno portando nell’area grandi quantità di acqua potabile, “proprio per evitare che la gente disperata utilizzi l’acqua del fiume”, ha sottolineato Robert Falcon, capo della protezione civile della regione di Loreto. Secondo dati di Lima, circa il 70% del territorio dell’ Amazzonia peruviana è stata data in concessione a diversi gruppi per l’esplorazione o lo sfruttamento del petrolio e del gas naturale.