ROMA – ''Soldi in piu' non significa affatto fare quello che si vuole, non e' il via per il 'liberi tutti'. La sanita' nelle Regioni sotto piano di rientro ha un onere in piu' nell'utilizzare le risorse aggiuntive, cioe' quello di dimostrare che siano utilizzate secondo criteri di appropriatezza, che significa evitare duplicazioni dei servizi di cura, eliminare sprechi e inefficienze, essere inflessibili sulle regole, impedendo ogni tipo di politica di favori e lottizzazione''. Cosi', in un'intervista al Mattino, il ministro della Salute Renato Balduzzi, all'indomani dell'accordo sul riparto delle risorse per il servizio sanitario relative al 2012.
L'accordo ''e' stato rapido e positivo'', frutto di ''una leale collaborazione tra governo e Regioni'' che rappresenta ''un buon viatico anche per il prossimo Patto per la salute 2013-2015, che dovra' essere un accordo vero in grado di coinvolgere anche gli operatori, le categorie dei lavoratori, le associazioni dei cittadini'', afferma Balduzzi.
''Il quadro delle risorse per il 2013 e il 2014 e' quello definito dalla manovra estiva dell'anno scorso'', tuttavia, ''il nuovo Patto riguardera' anche il 2015, anno per il quale occorrera' stabilire un quadro finanziario ulteriore compatibilmente con le congiuntura economica'' spiega il ministro.
Il 2012 sara' usato per ''definire criteri validi che possano garantire risparmi e funzionalita'', prosegue Balduzzi. Oltre ai costi standard, i parametri da introdurre sono ''quelli consueti della buona qualita' dei sistemi sanitari. Tuttavia non e' un problema di soli parametri, ne' di soli costi. La questione vera – sottolinea – e' la governance regionale e aziendale da potenziare, se necessario, attraverso apposite task-force da costituire insieme alla Conferenza delle Regioni e composte da esperti delle varie discipline che hanno a che fare con la sanita', da affiancare alle strutture regionali piu' deboli''.