ROMA, 17 APR – Una mobilitazione unitaria sul fisco e sul lavoro per chiedere al Governo di ridurre la pressione fiscale sui redditi dei dipendenti e dei pensionati, intervenire sulla precarieta' e lavorare sulla crescita: e' la proposta che il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso, ha fatto oggi ai leader di Cisl e Uil, Raffaele Bonanni e Luigi Angeletti, che si sono detti pronti alla mobilitazione unitaria ma sulla base di rivendicazioni ''chiare'' e condivise da tutti i sindacati. E concentrato sulla crescita e sul lavoro sara' l'appuntamento dei primo maggio di Cgil, Cisl e Uil a Rieti.
Intanto le imprese – Confindustria, Abi, Ania, Alleanza delle Cooperative e ReteImprese Italia – hanno messo a punto un documento comune concordando ''un pacchetto di proposte di modifiche'' al disegno di legge di riforma del mercato del lavoro, a partire dalla flessibilita' in entrata, su cui si concentrano quelle piu' rilevanti per ''assicurare l'equilibrio funzionale e necessario alla creazione di nuova occupazione''.
Nello schieramento sindacale, mentre prende piede il fronte del fisco e della crescita, resta comunque aperto quello del lavoro e delle pensioni, con in primo piano la questione degli esodati (coloro che hanno fatto accordi per l'uscita dal lavoro e che a causa dell'allungamento dell'eta' pensionabile prevista dalla riforma Fornero rischiano di trovarsi senza lavoro e senza pensione). Oggi i sindacati hanno inviato al ministro Fornero una richiesta di ''incontro urgente'', ma il ministro si e' limitato a un laconico ''vediamo''.
''Proporro' a Bonanni – ha annunciato Camusso prima dell'incontro con il leader Cisl nel pomeriggio – di mobilitarci unitariamente sui temi del fisco e del lavoro, con una manifestazione nazionale''. Proposta naturalmente fatta anche alla Uil. ''Mi fa piacere – ha replicato Bonanni – che Camusso aderisca alla nostra proposta di arrivare a iniziative comuni, da studiare insieme su un piano di chiarezza. Bisogna trovare le parole e le rivendicazioni piu' giuste. Dobbiamo vedere se abbiamo le stesse opinioni su fisco e crescita: perche' se bisogna chiedere agli altri quello che devono fare, bisogna che anche noi ci prendiamo le nostre responsabilita'''.
''Finalmente tutti abbiamo capito – ha detto Angeletti – che il vero problema dei lavoratori non e' solo la salvaguardia dei diritti ma, soprattutto, dei posti di lavoro. La cosa piu' importante che possono fare i sindacati e' chiedere che siano ridotte le tasse sul lavoro. Noi pero' non abbiamo intenzione di agitare semplicemente un'altra bandierina: dobbiamo fare proposte credibili e concrete. Invitiamo, quindi, Cgil e Cisl a elaborare, insieme, una strategia per fronteggiare la recessione che provochera', questa si', veri drammi sociali''. ''Io per il momento – ha detto ancora Camusso – vedo tante parole, come quelle che sono state spese fin da novembre, e un continuo rinvio dei provvedimenti per la crescita. Questo non va bene. Continua ad esserci l'idea che si interviene su qualunque cosa ma non si danno mai risposte al lavoro e quindi non si danno risposte alla crescita''.