PECHINO – Gli Stati Uniti ''potrebbero diventare una forza destabilizzante'' per la sicurezza regionale dell'Asia-Pacifico, ''se mettono la loro forza nei posti sbagliati''.
Lo sostiene l'agenzia di stampa Nuova Cina, commentando l'inizio di dodici giorni di esercitazioni congiunte tra marina statunitense e filippina.
Le esercitazioni impegneranno circa 7.000 uomini in tutto il territorio filippino, incluse alcune localita' affacciate sul Mar Cinese meridionale. Con l'inizio delle operazioni, il governo di Pechino ha sollecitato il ritiro dalle acque dell'isola di Huangyan, nel Mar Cinese meridionale, di una nave per rilievi archeologici filippina, che avrebbe violato, secondo un portavoce del ministero degli esteri di Pechino, ''importanti convenzioni internazionali e le leggi cinesi''.
Solo la scorsa settimana in questo tratto di mare, su cui la Cina continua a rivendicare ''sovranità indiscutibile'', si era verificato un incidente tra imbarcazioni civili e militari che ha portato ad uno stallo diplomatico tra i governi cinese e filippino. Secondo il quotidiano cinese Global Times, le esercitazioni militari congiunte sarebbero state appositamente preparate da Washington ''per dissuadere la Cina dal prendere iniziative militari contro Manila''.