Forse l’incontinenza verbale è un requisito indispensabile per essere sempre presenti sulle agenzie di stampa, in televisione, su internet ecc… Il ministro La Russa, in questo senso, è uno stakanovista della dichiarazione pubblica: il suo argomento preferito è il calcio, e per la tenacia con cui marca strettissimo il suo ufficio stampa, è sicuramente il più adatto al dicastero della Difesa… a uomo.
Non gli è bastato polemizzare sull’ultima giornata di campionato per “difendere” l’Inter, nello stesso momento in cui in Afghanistan due alpini avevano perso la vita per la Patria. Ora ci sono i Mondiali, una vetrina troppo importante per non spuntarvi da ogni dove. Nell’ ordine ha rimbrottato il collega Calderoli su premi e stipendi dei calciatori. Ha intimato di tirare le orecchie a Marchisio che cantava Roma ladrona nell’inno nazionale. Ha polemizzato con Cannavaro perchè ha detto che viviamo in un paese ridicolo. Ha rimproverato Lippi di non aver portato uno fra Totti, Cassano e Balotelli. E l’Italia non ha ancora esordito.
A proposito di Cannavaro. Le sue opinioni sono certamente discutibili: c’ è chi è d’accordo e chi no, come è normale. Ma per parafrasarlo, “Come si permette” di zittire qualcuno? Il ministero della Difesa non è il Tribunale del controllo delle opinioni, e se vuol fare l’ayatollah si procuri prima un bel turbante.
