Non poteva mancare la pagina sulla teoria del complotto.
Il portavoce del Pdl, Daniele Capezzone, la vede così: ”Quando si scriverà la storia di questi mesi, non andrà dimenticata una pagina da dedicare al pomeriggio milanese di oggi. Fuori la Scala, manifestanti con tanto di petardi, caschi, fumogeni, e altri oggetti contundenti. Dentro, un sovrintendente che usa toni sprezzanti, forse dimenticando che il Ministro della Cultura Bondi è in Senato a votare, e un direttore d’orchestra che tiene il suo comizio antigovernativo. E intanto, proprio nei minuti in cui le agenzie riferiscono che poliziotti e carabinieri (a cui va la mia vicinanza) sono costretti ad arginare la violenza, un po’ di signori e signore ‘eleganti’ (esponenti di quel ‘salotto buono’ che in Italia è da sempre schierato dalla parte sbagliata, contro le riforme, accecato da una invincibile pretesa di superiorità culturale e morale) rilasciano dichiarazioni di solidarietà e comprensione verso chi protesta”.
Per Capezzone, “la situazione è surreale. Siamo a una versione comica e quasi grottesca dei tragici ‘due minuti di odio’ orwelliani. E la sinistra italiana neppure se ne rende conto”. Compris?