Gabriella Racca, professoressa di economia all’Università di Torino, commenta favorevolmente la proposta del ministro della Salute, Ferruccio Fazio, di centralizzare gli acquisti dei servizi a livello regionale perché “può portare a risparmi consistenti. Da questo punto di vista dovremmo prendere esempio da Paesi stranieri come l’Inghilterra o la Francia”.
“In altri paesi la centralizzazione dei servizi, non solo sanitari, arriva fino al 60%, mentre noi siamo fermi all’8%, e se parliamo solo di sanità il dato si riduce probabilmente intorno al 2%”, spiega Racca, ricordando che “nel settore sanitario il 35% della spesa è dedicato proprio agli acquisti”. Ma per cambiare, prosegue l’esperta, “é necessario costruire dei processi di aggregazione, che purtroppo da noi sono visti spesso come un limite alla concorrenza”.
La soluzione, dunque, sarebbe quella di creare “una centrale d’acquisto per ogni Regione, che dovrebbe poi diventare il punto di riferimento di tutte le Asl locali ed evitare quelle frammentazioni che poi a lungo andare producono sperpero di denaro pubblico”. Il vero obiettivo, però, aggiunge Racca, “dovrebbe poi essere quello di mettere in rete, tutti gli acquirenti professionali, in modo da liberare risorse e personale”.