Questa seconda categoria è molto numerosa e quindi pesa in termini elettorali e vota in prevalenza a destra: arruola i suoi componenti nelle fasce più basse della popolazione, perché c’è purtroppo spesso una correlazione diretta tra presenza di forze dell’ordine e censo dei residenti di una zona e questo è vero non solo in Italia ma un po’ in tutto il mondo ed è più probabile che un campo profughi si trovi, autorizzato o no, nelle vicinanze di zone popolari che dalle parti dei quartieri alti.
C’è da scommettere che ai governanti di destra del problema della microcriminalità non importi nulla, se non per ragioni politiche. Di solito sono gente che vive in zone e strade ben pattugliate, in residenze di lusso, quando non sono sedi ufficiali protette da guardie di ogni tipo.
Sarkozy probabilmente è meno duro di quel che vuole far credere, anzi è probabile che le sue origini ungheresi gli ispirino qualche solidarietà. A un certo momento ha anche provato a imboccare la strada della tolleranza. Al primo appuntamento elettorale il partito di Sarkozy prese una tale batosta, a favore dell’ultra destra di Le Pen, da essere costretto a un precipitoso ritorno ai vecchi temi razzisti e violenti.
La Francia è comunque un paese dove, va detto, la polizia adotta di routine, quale che sia il colore del governo, misure anche spicce, sapendo di avere una copertura dall’alto, magistratura inclusa. All’estensore di questa nota è capitato di vedere, in una strada del centro di Parigi, una sera, un finto zoppo che chiedeva l’elemosina appoggiandosi a un bastone, avvicinato da un poliziotto sceso da un’auto che gli ha semplicemente portato via il bastone, lasciando quel poveretto, perfettamente sano, a disperarsi sul marciapiede, mentre la macchina della polizia scivolava via.
In Italia, un incauto poliziotto che tolse a un mendicante un cartello nel quale erano descritte le sue disperate condizioni, come capita spesso di vedere, nelle nostre città, fu redarguito da un giudice, secondo il quale quel cartello era una forma di manifestazione del pensiero.
D’altra parte il nostro è il paese dove l’annuncio prevale sulla effettiva attuazione della promessa annunciata. Così accade che uno vada a Milano sperando di entrare in una specie di Beverly Hills, dove tutto si svolge secondo lo spartito ordine e legalità eseguito da stuoli di vigili urbani guidati dalla bacchetta della sindachessa Letizia Moratti. Se lo fate, non illudetevi, perché vi aspettano cocenti delusioni, come quella di incontrare, nei pochi metri tra San Babila e via Montenapoleone ben quattro mendicanti, più o meno molesti, di etnie diverse, italiana inclusa, oppressi da diverse quanto fasulle menomazioni.
