Nell’arte raffigurare l’atto sessuale è pratica antica. Il primo “ispiratore” di quella che verrà chiamata “arte erotica” è stato Giulio Romano, il quale realizzò intorno al Cinquecento 16 posizioni sessuali per Federico II di Mantova.
L’opera di Giulio Romano venne ripresa dall’incisore Marcantonio Raimondi e pubblicata nel 1524 nel libro “I Modi” (conosciuti anche come “Le 16 posizioni”), il più famoso libro erotico del Rinascimento italiano, andato perduto quasi completamente.
Per ordine di Papa Clemente VII infatti, Raimondi venne arrestato e le opere nella loro versione originale, vennero radunate e bruciate totalmente.
Nelle immagini che seguono possiamo confrontare l’arte erotica di Giulio Romano e Raimondi con immagini prese dalla realtà dove, al di là dell’immaginazione, uomini e donne si scambiano tutti i giorni effusioni d’amore…..ovviamente senza mutande:












