Dopo anni di studi sul Dna di centinaia di ossa, un’equipe di antropologi dell’Università di Bologna ha scoperto i resti di Caravaggio, morto a Porto Ercole, in provincia di Grosseto, esattamente quattro secoli fa.
Silvano Viceti, presidente del Comitato nazionale per la valorizzazione dei beni storici, culturali e ambientali nonché responsabile delle ricerche sul luogo, ha mostrato le ossa all’interno di una teca nel centralissimo teatro Alighieri di Ravenna.
Le indagini hanno richiesto accurati esami, in particolare con la retrodatazione al Carbonio 14 come ha spiega l’antropologo Giorgio Gruppioni, coordinatore del team di scienziati che ha fatto al scoperta 400 anni esatti dopo la sua morte.
Grupponi ha spiegato che la certezza dell’appartenenza delle ossa è pari all’85 per cento. La ricerca è partita nell’inverno scorso quando un gruppo di ricercatori ha prelevato migliaia di frammenti ossei dal cimitero escludendo a priori i reperti che non potevano certo essere del pittore.
Ecco la teca con le ossa:


