Sono tutti risalenti tra il IV e VI secolo avanti Cristo, i reperti trovati dai carabinieri alle pareti di un cunicolo che da un garage di uno stabile a tre piani in pieno centro a Vibo Valentia attraversava un’area sottoposta a vincolo archeologico.
I militari del nucleo operativo di Vibo Valentia e del Nucleo tutela patrimonio culturale di Cosenza, nel corso di normale controllo del territorio hanno scoperto i reperti e denunciato in stato di libertà il proprietario dello stabile. L’attività è stata portata avanti da tempo con un’azione di monitoraggio e poi con una perquisizione che ha portato alla scoperta prima di un cunicolo dove sono stati trovati alcuni reperti e poi di un altra cavità .
L’operazione di recupero dei reperti, tutti di enorme valore, ha reso necessario l’intervento di alcuni speleologi. Alle pareti dei cunicoli erano attaccate piccole tazze, piatti, addirittura anfore e vasi. Ma anche statuette votive, frutta votiva e addirittura un osso votivo. Tutti reperti di valore utilizzati come dono votivo per la ninfa Scrimbia zona nella quale il rinvenimento è avvenuto e che fa parte dell’area archeologica dell’antica Hipponion. Del ritrovamento è stata informata la Soprintendenza ai beni archeologici. Tra i reperti c’e’ un frammento di vaso, perfettamente rifinito e con colori ancora vivi databile intorno al IV secolo a.C. che allunga in maniera retroattiva, il periodo di utilizzazione della stipa votiva di Scrimbia.
